Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


Pagina 99 di 155       

%


     Il 1975 è stato caratterizzato da grave disoccupazione, crisi soprattutto nel tessile, nella siderurgia e nella cantieristica. Il mantenimento della pace ed il rafforzamento della sicurezza, conformemente ai principi della carta dell’O.N.U. ed agli obiettivi della Conferenza per la Pace e la Cooperazione in Europa, venivan fissati dall’Atto finale di Helsinki del 1975 e poi dalla Carta di Parigi del 1990.
     Nell’Atto finale della Conferenza di Helsinki (1° agosto 1975), oltre alla pace, alla cultura, all’educazione, ai diritti dell’uomo, si prevedevano incontri nell’ambito della Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (C.S.C.E.).
     Dal 1975 il gettito dei dazi doganali esterni era di competenza comunitaria (versato dagli stati membri); il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) contribuiva a correggere gli squilibri regionali.
     Nel 1975 Ursula Hirschmann fondava a Bruxelles l’associazione “Femmes pour l’Europe”.
     La parità retributiva tra uomini e donne è un diritto fondamentale che era già stato sancito dal Trattato di Roma ma, nel 1976, veniva esteso in materia di accesso al lavoro, alla formazione professionale ed alle condizioni lavorative.
     L’aggravarsi dei problemi strutturali, l’aumento della disoccupazione e delle sperequazioni del tenore di vita in varie regioni, inducevano a creare il fondo regionale denominato “F.E.S.R.”, ad intensificare gli interventi del fondo sociale ed ad aumentare i prestiti comunitari.