Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il Comitato delle Regioni ha indetto, il 16 maggio 1996, ad Amsterdam, il Summit europeo delle regioni e delle città: le due associazioni rappresentanti le autorità locali e regionali sono l’Assemblea delle Regioni d’Europa (A.R.E.) ed il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa (C.C.R.E.).
     Nel Consiglio Atlantico della N.A.T.O. del 3 giugno 1996 veniva fissato l’obiettivo dello sviluppo di un’identità europea di sicurezza e di difesa in seno all’Alleanza, anche con mezzi della N.A.T.O. diretti eventualmente dall’U.E.O.
     Il 10 giugno 1996 la Slovacchia avanzava domanda di adesione all’U.E.; il 21-22 giugno al Consiglio Europeo di Firenze la presidenza italiana presentava un primo rapporto sui lavori della Conferenza intergovernativa; inoltre i capi di stato o di governo concertavano una strategia contro la disoccupazione.
     Il Consiglio Europeo di Firenze suffragava il perseguimento di una politica estera di sicurezza e di difesa comuni; la domanda di adesione della Slovenia veniva accolta ed iniziava il suo iter.
     Al vertice franco-tedesco del settembre 1996 a Bonn sull’U.E. Chirac e Kohl si sono impegnati a riconoscere l’euro come moneta comune dal 1999. Secondo il Presidente della Commissione Europea Santer sarebbero rimaste escluse Italia e Grecia.
     In ottobre il marco finalmente rientrava, dopo quattro anni, nello S.M.E. ed a novembre rientrava pure la lira, anch’essa dopo quattro anni.
     Il 5 ottobre 1996 il Consiglio Europeo straordinario di Dublino ha verificato i lavori di attuazione della C.I.G.