Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Anche i problemi endogeni che l’Europa ha dovuto affrontare sono molti, la situazione precaria in Albania, la guerra nel Kossovo, la guerra in Cecenia, le spinte e le controspinte in Russia, che hanno reso arduo attuare i piani di partenariato previsti.

La Carta dei diritti fondamentali

     La Carta dei diritti fondamentali proclamata il 7 dicembre 2000 è il primo passo verso una Carta Costituzionale europea, verso la quale il Parlamento europeo si è pronunciato favorevolmente. Ricordiamo le parole di un padre fondatore dell’Europa, Jean Monnet: “non coalizziamo degli stati, ma uniamo degli uomini”. Le elezioni europee del 2004 dovranno comportare questo spirito.
     Questa Carta raggruppa diritti civili, politici, economici, sociali ed ha già costituito il fondamento giuridico per la Corte di giustizia.
     L’arco è vasto: pratiche di polizia, libertà di pensiero, di coscienza, parità tra i sessi, tutela sociale, giustizia equa, pratiche discriminatorie, persino razziste, diritti dei paesi terzi, minoranze etniche, la situazione dei Rom.
     

Il Consiglio Europeo di Nizza

     Dopo il crollo del muro di Berlino, l’apertura dell’U.E. ai vicini dell’Europa centrale e orientale si è imposta come necessità storica: una rivoluzione di velluto ardua, poiché intende quasi raddoppiare il numero degli stati mambri ma non vuole incappare nel meccanismo istituzionale già di per sé abbastanza complesso. Il Consiglio Europeo di Nizza (7-9 dicembre 2000) ha gettato le basi per la revisione del Trattato di Amsterdam ed ha auspicato un più ampio dibattito sull’allargamento dell’U.E.