Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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La Banca Centrale Europea

     Dopo molti negoziati, si stabiliva che il presidente della B.C.E. sarebbe stato l’olandese Wim Duisenberg e vicepresidente Christian Noye; nel Consiglio della B.C.E. entrava anche l’italiano Tommaso Padoa Schioppa, già presidente della Consob. L’accordo era possibile poiché Duisenberg aveva annunciato che avrebbe interrotto il proprio mandato nel luglio 2002, per cui Germania e Francia avevano sbloccato la situazione di stallo.
     Una nuova riunione dell’Ecofin fissava le parità valutarie tra le 11 monete che si sarebbero trasformate in “euro” il 1° gennaio 1999.
     Il 7-8 maggio la “Commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale del Parlamento Europeo” teneva un’audizione dei candidati, i quali venivano tutti approvati.
     Il 1° giugno 1998 veniva istituito il Sistema Europeo delle Banche Centrali (S.E.B.S.) con al centro la Banca Centrale Europea (B.C.E.), avente sede a Francoforte.
     Il Consiglio dei ministri degli esteri dell’U.E. il 5 ottobre ha deciso, nell’ambito del processo di allargamento, di avviare, dal 10 novembre, i negoziati sostanziali per l’accesso di Cipro e degli altri cinque paesi centroeuropei. La Fondazione Bohemiae di Praga ha organizzato una conferenza dei capi delle delegazioni dei cinque paesi centroeuropei ed il negoziatore europeo Nicolaus van der Pas non ha escluso delle difficoltà di ordine politico, riguardo a Cipro.
     Il 29 ottobre 1998 si sono conclusi a Bruxelles i lavori della sessione costituente del “Forum Parlamentare Euromediterraneo”, al quale hanno partecipato europarlamentari, deputati dei paesi membri dell’U.E. e parlamentari dei paesi mediterranei.