Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Con il Trattato di Maastricht gli stati membri facevano un salto qualitativo nella cooperazione politica, nell’armonizzazione della politica estera e di sicurezza comune (P.E.S.C.) nei seguenti obiettivi: 1) difesa dei valori comuni; 2) rafforzamento della sicurezza dell’unione; 3) mantenimento della pace; 4) promozione della cooperazione ; 5) consolidamento della democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Il Trattato di Maastricht è la base legale per l’Unione Economica e Monetaria (U.E.M.) e per la moneta unica, percorso che avverrà in tre fasi, ed ha puntualizzato la terza fase.
     Dotata di potenza economica, commerciale e monetaria, l’U.E. potrà divenire una potenza politica se saprà sviluppare tutte le potenzialità contenute nel Trattato di Maastricht; esso costituisce un “corpus” unico al mondo, una specie di costituzione europea. L’Europa è caratterizzata da stati sovrani non federati, ma con principi di diritto pubblico (come già osservavano Montesquieu e Voltaire), sempre più accentuati.
     

Il Consiglio dell’Unione Europea

     Nel Consiglio Europeo eran riuniti i rappresentanti dei governi degli stati e ciascun governo delegava a farne parte uno dei propri membri: composizione variabile secondo gli argomenti trattati, in genere i ministri degli esteri ma, a volte, anche i ministri dell’Agricoltura, dei Trasporti, delle Finanze, del Tesoro, degli Affari Sociali, dell'Industria e dell'Ambiente tenevano e tengono frequenti riunioni in consigli specializzati.