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Il 1° luglio 1991 la Svezia si candidava ad entrare a far parte della C.E.E.; lo stesso giorno vi è stato lo scioglimento del Patto di Varsavia.
Il 7 febbraio 1992 i ministri degli esteri e delle finanze dei “12” firmavano il “Trattato di Maastricht” o “Trattato sull’Unione Europea” (T.U.E.), che trasformava la Comunità Europea in Unione Europea (U.E.), il quale sarebbe entrato in vigore il 1° novembre 1993. Le principali novità consistevano nell’introduzione di una politica estera e di sicurezza comune, nella prospettiva di una moneta europea comune entro il 1999, in nuovi diritti per i cittadini europei (con istituzione della cittadinanza dell’Unione Europea), nell’inclusione di altri settori nelle competenze comunitarie: maggiore tutela dei consumatori, sanità, visti, trasporti, telecomunicazioni, energia, cooperazione allo sviluppo, politica industriale, istruzione, cultura, ambiente, ricerca, politica sociale, criminalità. Per il Parlamento Europeo veniva prevista un’estensione delle procedure di codecisione, diritto di approvare la nomina del presidente e degli altri membri della Commissione, diritto di approvare tutti i trattati internazionali. Era inoltre previsto l’avvio di negoziati per l’allargamento con alcuni paesi dell’E.F.T.A. (Austria, Svezia, Finlandia), che si sarebbero aperti all’inizio del 1993 ma che si sarebbero conclusi non prima della ratifica del T.U.E. |