Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il Consiglio Europeo di Parigi il 9-10 marzo 1979 faceva entrare in vigore lo S.M.E., in attuazione della decisione di Bruxelles (dicembre 1978), ritardata per le compensazioni nella politica agricola. Lo S.M.E. si basava su quattro elementi principali: 1) unità monetaria europea, ecu; 2) meccanismo di cambio; 3) di intervento; 4) di credito o di trasferimento. Inizialmente la Gran Bretagna non partecipava a pieno titolo. Le monete dimostravano un livello di coesione che non si verificava dal 1972 ed al 21 marzo 1983 sarebbero stati operati sette aggiustamenti.
     Lo S.M.E. apriva nuovi orizzonti alla collaborazione europea in campo monetario, divenendo una tappa fondamentale nel processo di unificazione, trattandosi di uno strumento con nuove prospettive di cooperazione economico-monetaria: esso aveva il compito istituzionale, che si esaurirà con la completa realizzazione dell’unione monetaria, di creare un’area di stabilità valutaria nella C.E.E., mantenendo le oscillazioni dei tassi di scambio delle valute entro certi limiti.
     Il 28 maggio 1979 la Grecia firmava ad Atene il Trattato di adesione alla C.E.E.
     

Il Parlamento Europeo

     Il 7 e 10 giugno i cittadini europei hanno eletto direttamente, per la prima volta, i loro rappresentanti al Parlamento Europeo, istituzione che era già stata prevista dal Trattato di Roma, composto da 410 membri.
     Il nuovo Parlamento Europeo si riuniva il 17 luglio 1979 e suo primo presidente era la Signora Simone Veil (già ministro francese della sanità e della famiglia).