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Nel gennaio 1962 la politica agraria comune, elaborata a Stresa nel 1958, vedeva finalmente la luce con la creazione del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia (F.E.A.O.G.). L’atmosfera era incoraggiante per cui il 14 gennaio 1962 il Consiglio dei Ministri dei “sei” deliberava, con effetto dal 1° gennaio 1962, il passaggio alla seconda tappa di integrazione prevista dal Trattato di Roma.
I primi negoziati intrapresi per allargare la Comunità naufragavano clamorosamente: nel corso di una conferenza stampa, il 14 gennaio 1963, il Gen. Charles de Gaulle esprimeva i dubbi della Francia sulla volontà della Gran Bretagna di aderire alla C.E.E.: pochi giorni dopo, il 18, dato l’autorevole veto, venivano sospesi i negoziati con tutti i paesi che si erano candidati ad entrare a farne parte (Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca e Norvegia). Dobbiamo dire che le perplessità, all’interno della Gran Bretagna erano vere: un partito (conservatori) era favorevole, l’altro (laburisti) nutriva molti dubbi per non dire contrarietà. |