Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     L’impulso all’enciclopedismo era stato dato dall’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert, i quali si erano avvalsi della collaborazione di Voltaire, Montesquieu (gusto) Rousseau (musica), Helvétius, degli abati di Condillac (filosofia), Morellet, Yvon (teologia), del barone d’Holbach (chimica), di Dauberton (storia naturale), Marmontel (critica letteraria), Du Marsais (geometria), Quesnay, Turgot (economia politica), mentre Diderot suppliva a tutto. Malgrado un certo conservatorismo politico e letterario, l’Encyclopédie si ispirava al razionalismo cartesiano, applicato a tutte le problematiche spirituali e, condannato ogni fanatismo, respingeva ogni autoritarismo in nome del progresso, per cui esercitava un notevole influsso in tutta la cultura europea.
     

Gli Illuministi

     Abbiamo visto fiorire una letteratura di viaggi e di personaggi che, verso la fine del ‘600, si è intensificata, proiettandosi nel ‘700 fino a Voltaire: le opere si fingevano scritte da un turco o da un persiano, i quali informavano gli amici su usi, costumi, istituzioni, degli europei. Anche questa era autoanalisi, se non autocritica! Alla nozione di superiorità o di inferiorità, subentrava la nozione di diversità. La fortuna di questo genere letterario era dovuta anche al fatto che si è sviluppato sulla scia delle Lettres Pérsanes, di Montesquieu, oltre che dell’opera letteraria del genovese Marana (1684).
     Montesquieu ha esaltato anche Pietro il Grande che, “dando i costumi e i modi dell’Europa ad una nazione d’Europa”, ha integrato culturalmente la Russia, facendone una nazione europea.