Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Cadmo ha avuto un notevole ruolo di civilizzatore, era ritenuto inventore di varie arti, specialmente dell’alfabeto (rappresentato come tale nel terzo lato del terzo pilastro della Biblioteca Apostolica Vaticana), vantava l’arte di legare i buoi, di lavorare, di coltivare le miniere e della fusione dei metalli. Infatti Moroni scriveva di una statua di Venere Urania fatta con gli speroni delle navi fenice condotte in Grecia da Cadmo, la più antica esistente in quella regione. A Tebe la parte di città edificata su un’altura era chiamata Cadmea in onore di Cadmo. Un monte Cadmo è situato nella Frigia. Secondo Moroni (vol.101, p.35) Bacco sarebbe stato figlio di Giove e di Semele. Da Cadmo discende lo sventurato Edipo.
     Iconograficamente Cadmo è rappresentato in combattimento con il drago (pittura vascolare di Assteas, oltre che in uno specchio etrusco), nel disco Lacone (550 a.C.) del Louvre ed in una moneta di Tiro.
     

Il mito di Jafet

     Contemporaneamente vi era il mito biblico di Jafet, interpretato sia da San Girolamo che da Sant’Ambrogio, i quali ravvisavano nei tre figli di Noè la ripartizione del mondo allora conosciuto in Asia, Africa ed Europa, che dominerà tutto il medioevo, privilegiando Sem e Jafet che avevano coperto le nudità del padre, inebriatosi con il mosto. Nel secolo seguente, Paolo Orosio e San Filastrio di Brescia seguivano la tripartizione di Sant’Ambrogio, mentre Sant’Agostino e Sant’Isidoro di Siviglia supponevano nella Genesi una profezia sull’espansione dell’Impero Romano su cui si sarebbe dilatato il cristianesimo. Non è da escludere che il concetto estensivo in latino sia latus, largo, mentre in greco è eurus, da cui deriverebbe la forma poetica europos, assimilata ad Europa per omofonia.