Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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L'Europa e la pace

     Il 31 ottobre 1950 Parri scrive l'articolo di fondo su “Il mattino d'Italia”, il quotidiano democratico indipendente di Napoli, intitolato L'Europa e la pace. (48)
     Cerchiamo di condensare qualche frase, lasciando spazio a quelle più incisive ai nostri intenti. Questa fase postcoreana della congiuntura internazionale pone al centro il riarmo tedesco ed europeo. L'America ha guadagnato di forza nel duello per il dominio del mondo, percui ha annunciato un secondo giro di vite con l'invio di divisioni in Europa e “guadagnerà ai punti se riuscirà ad erigere senza indugio il bastione della difesa europea. In Asia continuerà la guerra or calda or fredda, ma non è più da oriente che potrebbe nascere un nuovo conflitto mondiale ma dall'Europa.
     “L'America parlerà seriamente di 'modus vivendi' o di pace quando sarà risolto il problema di una forza e di una volontà europea”, Washington ha fretta, Mosca ha bisogno di guadagnar tempo, percui secondo Parri i partiti comunisti dell'Europa faranno ogni sforzo per silurare una solidificazione europea. Cos'è questa Europa nel piano americano? “Dalla speranza di un'Europa marshalliana , per errore e colpa dei continentali, degli inglesi e dell'incertezza di Washington, si è retrocesso alle formulazioni diplomatiche ed alle velleità militari del piano atlantico”. “Per Londra l'Europa era un avamposto militare sul Reno. Ritorna un'Europa da salvare 'in toto' o da difendere all'Elba con la nuova fase Acheson-Marshall. Ma se l'Europa debba costituire una comunità o singole entità nazionali” l'America non sa, impedita dalle incertezze occidentali e dall'antifederalismo britannico; ma sa che questa posizione europea non si organizza senza la Germania, anzi lasciandola in mani avverse è perdere non solo l'Europa ma la partita mondiale, percui, a fronte di tanta fiacchezza italo-francese, potrebbe persino contare militarmente sui tedeschi.

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(48) Ferruccio PARRI Senatore della Repubblica, L'Europa e la pace, “Il mattino d'Italia”, Napoli, a. III, n. 45, 31 ottobre 1950.