Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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La mozione presentata al Senato

     Il quotidiano “La voce repubblicana” del 28 ottobre 1950, a firma di “un osservatore parlamentare”, riporta in prima pagina un articolo col titolo Federazione europea limitata al continente ma, sopra di esso, come 'sottotitolo' è puntualizzato Nel quadro dell'Unità Atlantica.
     Questa “lettera” scaturisce dalla mozione presentata al Senato per un patto federale europeo, nel sottinteso che sviluppi federali europei avvengano nell'ambito della Comunità Atlantica.
     “Signor direttore, non so se non La abbia colpito la impostazione così nettamente continentale data dal Ministro Schuman al problema dell'esercito europeo”, anche se da schermidore. L'urgenza di arrivare “ad una saldatura politica tra i paesi democratici e continentali dell'Occidente europea risulta sempre più netta”, La saldatura tra Europa e mondo britannico è il secondo grado. Ammorbidimento della opposizione inglese alla riforma del meccanismo di Strasburgo. Mossa di Bevin, “un po' per rubare la mossa al minaccioso Churchill, che aveva pontificato all'Aja. Ma Bevin aveva preso ogni possibile precauzione perché Strasburgo fosse congegnato in modo da non aver possibilità di funzionare, e quindi di dar noia”. Dopo l'irritazione per il doppio voto Foreign Office – Comisso, ora gli inglesi non si oppongono ad una revisione dello Statuto del Consiglio d'Europa e non si opporranno, nel quadro del Consiglio, alla costituzione di organi sopranazionali come quello del carbone-acciaio (la futura CECA) o ad un esercito europeo (la futura CED).