Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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     “Non c'è solo l'Inghilterra in questa posizione di resistenza ad ogni forma reale di unificazione politica ed economica (ma anche gli amici dei paesi dell'Europa Settentrionale). Non saranno questi biasimi europei che toccheranno il cuore di Mr. Bevin ... percui s'invita l'Inghilterra e questi paesi a comprendere meglio le ragioni reali che spingono, che obbligano il grosso dell'Europa Occidentale a cercare le forme d'una unità superiore politica, economica e anche morale ... per cercar nell'unione più forza (vitalità in tutti i campi, politica militare, economica, “une particulière communauté de conditions, et donc une communauté” di vitalità, di nobiltà, di volontà di vivere e di sopravvivere). Io desidero attenermi solamente ai problemi concreti del problema europeo ... contiguità geografica di questi paesi europei.
     “In quasi tutti i campi, politici militari economici questi paesi sono minacciati per dei dati differenziali. (Non patrocinio la causa federalista per spirito di scuola o di tesi, traggo dalla storia una lezione assai semplice rilevando che c'è solo la formula federalista capace flessibilmente di assicurare un grado sufficiente di autonomia). Vedete che anche il problema più acuto del mondo, quello della difesa militare è un problema europeo, non nazionale, come all'Inghilterra ed all'Europa continentale.
     “L'unificazione effettiva del mercato europeo è condizione preliminare di un percorso europeo: non è condizione sufficiente, ma necessaria. Esige naturalmente al centro un minimo di sovranità economica sovranazionali, ossia di organismi dotati di poteri reali capaci di assicurare il minimo di direzione centrale necessaria ad un mercato economico unico.