Una politica mondiale per l'agricoltura (1996)

di Fiorenza Francesca Piola Caselli

     Il vertice mondiale della F.A.O. (Food and Agriculture Organization of the United Nations, ovvero Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), che si è svolto a Roma dal 13 al 17 novembre 1996 con la partecipazione di un centinaio di capi di Stato, ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica su questa organizzazione internazionale se non altro per gli echi che la ragguardevole presenza di personalità di rango elevato ha provocato.
     Fu David Lubin, un agronomo e finanziere californiano di origine polacca, abile uomo d'affari, il primo tenace assertore del bisogno di un'istituzione internazionale che curasse gli interessi degli agricoltori. Sin dal 1880 si era infatti dedicato all'agricoltura e ne aveva compreso i gravi problemi, al tempo trascurati dai governi a favore dell'industria. Egli riteneva che la creazione di una struttura internazionale, con i compiti di analisi, di ricerca e di informazione, potesse guidare e razionalizzare l'organizzazione agricola a livello mondiale, sottraendola alle iniziative ed agli interessi limitati dei governi nazionali.
     Quest'idea, all'epoca, non venne pienamente compresa e molteplici furono le difficoltà che Lubin incontrò. I Paesi a cui si era in prima persona rivolto (Stati Uniti, Inghilterra e Francia), non lo sostennero, mentre ebbe, invece, la fiducia di Vittorio Emanuele III, il giovane Re d'Italia, al quale Marco Besso aveva fatto dono di una preziosa biblioteca specializzata.
     Nel 1905, dopo la convocazione di una conferenza internazionale, fu fondato a Roma l'Istituto Internazionale di Agricoltura (Iia), il cui compito era di raccogliere e pubblicare dati statistici e di suggerire ai governi le misure atte a proteggere l'interesse comune degli agricoltori ed a migliorarne le condizioni di vita. Esso divenne così un centro di incontro internazionale per lo studio dei vari problemi agricoli.
     Dopo la crisi del 1929, che ebbe gravi ripercussioni sull'agricoltura, la necessità di un coordinamento a livello internazionale venne recepita dalla Società delle Nazioni, che diede vita ad un apposito comitato, i cui lavori vennero interrotti dallo scoppio della guerra, nel 1939. Comunque, nel 1942, fu presentato a Washington un progetto per un programma delle Nazioni Unite (termine usato allora per definire le potenze Alleate) destinato ad affrancare l'umanità dalla fame; il Presidente americano Franklin Delano Roosevelt aveva proclamato le «Quattro libertà per tutti gli uomini ovunque» tra cui, oltre alla libertà di parola, di religione e dalla paura, vi era anche quella dal bisogno. Nel maggio del 1943 venne convocata la conferenza di Hot Spring, in Virginia, dove quarantaquattro governi posero le basi per la fondazione di una futura organizzazione, dichiarando che «la povertà è la causa principale della fame e della malnutrizione».
     Le catastrofi della guerra sull'agricoltura spinsero, il 16 ottobre del 1945, i rappresentanti di 34 nazioni a firmare, nel castello di Frontenac, nello stato canadese del Québec, la costituzione immediata di una nuova organizzazione internazionale, che doveva agire nell'ambito delle costituende Organizzazione delle Nazioni Unite, la cui Carta costitutiva sarebbe entrata in vigore solo otto giorni dopo. Di conseguenza, nel marzo del 1946 l'Istituto Internazionale di Agricoltura di Roma, che fino ad allora, nonostante le limitate possibilità consentite dalla situazione bellica, aveva continuato ad operare, venne disciolto. Questi i motivi storici per cui la F.A.O., che è oggi la più grande organizzazione autonoma tra le agenzie specializzate appartenenti al sistema delle Nazioni Unite, ha sede in Roma, prima nella vecchia sede dell'I.I.A. a Villa Borghese, dal 1951 all'Aventino, nell'edificio che fu sede del Ministero dell'Africa Italiana.
     Il suo lavoro è stato, sin dall'inizio, diretto ad alleviare la povertà e la fame nel mondo, attraverso la promozione dello sviluppo agricolo, fungendo da ente di sviluppo, da centro di informazioni, da consulente per i governi e da punto d'incontro neutrale.
     I compiti principali della F.A.O., alla quale oggi aderiscono 176 Paesi membri, sono quattro: offrire forme dirette di assistenza allo sviluppo; raccogliere, analizzare e diffondere informazioni; fornire consulenza politica e programmatica ai governi; costituire un punto d'incontro, in cui discutere i diversi aspetti del problema alimentare, quali quelli dell'alimentazione, dell'agricoltura, della silvicultura e della pesca.
     La F.A.O., per promuovere l'agricoltura, offre un sostegno pratico ai Paesi in via di sviluppo, tramite un ampio spettro di programmi di assistenza tecnica. Essa incoraggia attività di sviluppo, con soluzioni a lungo termine, per il problema fondamentale della povertà e della fame.
     Oltre a soddisfare il bisogno alimentare, è possibile creare posti di lavoro e dare vita a nuove fonti di reddito nei settori dell'agricoltura, della trasformazione e della distribuzione, contribuendo a migliorare lo sviluppo complessivo dei Paesi, relativamente alla nutrizione, alla sicurezza alimentare ed al tenore di vita di milioni di persone. Nella formulazione del progetti per lo sviluppo, la F.A.O. incoraggia un approccio integrato, che dia spazio a considerazioni di natura ambientate, sociale ed economica. Ci sono zone, ad esempio, in cui, con una particolare combinazione di colture, si riesce ad incrementare la produttività agricola, a fornire legna da ardere, a migliorare la fertilità del suolo, a ridurre gli effetti dell'erosione ed a far convivere la coltivazione del riso con la pesca d'acqua dolce. Attualmente la F.A.O. ha in corso circa 2500 progetti per sviluppare i quali strumento vitale è l'informazione.
     La F.A.O., pertanto, ha dato vita a nuovi servizi di informazione e di sostegno: sono state attivate delle banche dati riguardanti gli argomenti più vari, dalle informazioni sul mercato della pesca, alle statistiche sulla produzione, ai rapporti sulle attività di ricerca attualmente in corso in campo agricolo. Al riguardo il Sistema di Informazione Geografica della F.A.O.. fornisce dati sui suoli, sul manto vegetale e su altri aspetti relativi all'utilizzazione dei terreni. Il Sistema Mondiale di Informazioni e Preavviso Rapido si occupa, invece, di avvisare governi e donatori di ciò che influisce sulla produzione alimentare e di ciò che arrecherebbe l'esistenza di un potenziale pericolo. L'informazione raccolta dall'Organizzazione è consultabile attraverso pubblicazioni, video-tapes, filmini e dischetti per computer.
     La F.A.O. può contare su una sofisticata rete di informazioni e su competenze specifiche del proprio personale tecnico: ciò le consente di offrire una Consulenza indipendente, sia per quel che riguarda la politica e la pianificazione agricola, sia per le strutture amministrative e legali.
     La F.A.O., poi, ha propri rappresentanti in oltre cento Paesi in via di sviluppo, che assicurano un legame diretto con le risorse dell'Organizzazione. Inoltre, spesso invia delle missioni, con il compito di analizzare le risorse, offrire consulenze relative alle strategie di gestione, riesaminare i programmi di sviluppo e fornire aiuto in situazioni di emergenza. A livello internazionale, la mediazione della F.A.O. ha portato ad una serie di accordi intergovernativi, tra cui la Azione internazionale per le risorse fitogenetiche e la Carta mondiale dei suoli. La Cooperazione Internazionale è essenziale per raggiungere gli obiettivi mondiali, nazionali e regionali. L'esistenza di risorse e responsabilità comuni rende infatti necessario il coordinamento delle strategie di gestione.
     Il ruolo di un punto di incontro neutrale svolto dalla F.A.O. è strettamente legato alla sua attività di consulenza ai governi. Cinque comitati tecnici, che si occupano dei prodotti di base, di pesca, di silvicultura, di agricoltura e della sicurezza alimentare mondiale offrono, al consiglio dell'Organizzazione, la loro consulenza, riguardo alle tendenze attuali, e suggeriscono delle strategie di gestione pratica nel campo di loro competenza. A sua volta il Consiglio riferisce alla Conferenza, massimo organo direttivo della F.A.O.. La F.A.O. convoca e promuove conferenze internazionali ai massimi livelli, di cui alcune con carattere periodico, spesso presenziate da capi di stato e di governo, che affrontano questioni di particolare interesse. Tra quelle tenute in passato, di particolare importanza sono: la Conferenza mondiale sull'alimentazione, la Conferenza mondiale sulla riforma agraria e lo sviluppo rurale e la Conferenza mondiale sullo sviluppo e sulla gestione della pesca.

     Fiorenza Francesca Piola Caselli

Fiorenza Francesca Piola Caselli è Vicedirettrice del "Museo Europeo". Viene qui riportato un compendio di passi salienti da un suo più ampio scritto a corredo della pubblicazione "Tempo d'Agricoltura", edita dal "Museo Europeo" per la celebrazione della XVI Giornata Mondiale dell'Alimentazione.